Trapani visita del 10 dicembre 2019 in occasione della Rievocazione Storica "Manfredi di Trinacria"
La manifestazione prende spunto dalla morte del giovane Manfredi di Trinacria, sovrano del ducato di Atene, quartogenito e terzo maschio, di Federico III D'Aragona e di Eleonora d’Angiò, che a 11 anni, il 9 novembre del 1317, perse la vita cadendo da cavallo a Trapani. Qui venne sepolto all'interno della Real Chiesa di San Domenico a cui è annesso il grande convento, recentemente restaurato per diventare polo culturale della città.
La Chiesa di San Domenico, centro della manifestazione, si affaccia sulla piazza omonima, ubicata nel punto più alto della città di Trapani. Fu eretta alla fine del XIII secolo, sulle rovine della chiesa di Santa Maria la Nova, per volere di Giacomo d’Aragona e ad opera dei padri Domenicani, reduci delle crociate. Nel corso del XVII e XVIII secolo, l’edificio ha subito una serie d’interventi che hanno da un lato mantenuto l’assetto strutturale e dall’altro modificato l’aspetto interno, ora caratterizzato da bianchi intonaci e da una sobria ornamentazione.
Dichiarata Cappella reale ai tempi della dominazione spagnola, la Chiesa accoglie le tombe dei sovrani di Navarra, Teobaldo e Isabella e dell'infante Manfredi, figlio dodicenne di Federico III. La facciata esterna conserva perfettamente la cornice del trecentesco rosone in stile gotico-chiaramontano e un bellissimo portale del '400, arricchito da un pronao d’ispirazione rinascimentale aggiunto nel 1862. Il suo interno è composto da una navata unica che termina con un abside poligonale e in entrambi i lati un susseguirsi di cinque cappelle, tra cui la più importante costruita dall'architetto Giovanni Biagio Amico, che conserva il Crocifisso Miracoloso . Esso giunge dalla Palestina, portato da religiosi domenicani scacciati durante l’invasione saracena. L’opera si attribuisce a S. Nicodemo. Una leggenda narra che alle spalle del Crocifisso si trova una fenditura che conserva una reliquia della passione. La pregevole torre campanaria a base ottagonale risale al Quattrocento. La chiesa oggi conserva una parte, artisticamente interessante, che alcuni studiosi attribuiscono al suo nucleo originale e più antico: la Cappella dei Crociati.
Attiguo alla chiesa di San Domenico, il complesso monumentale dell’ex convento domenicano, dopo un lungo restauro, offre ora la visita dei due bellissimi chiostri e della torre campanaria: porticato su tutti e quattro i lati il primo, solo su due lati il secondo, ricreano entrambi lontane atmosfere claustrali e immettono negli ampi spazi dell’ex complesso conventuale. Nel XV secolo fu realizzata la bellissima torre campanaria a base ottagonale, rinforzata agli angoli, con una singolare scala elicoidale in pietra arenaria, scalini che salgono a chiocciola, a incastro, seguendo un modus tipicamente trapanese. Alla torre si accede dal secondo chiostro attraverso un delizioso portaletto ad arco ribassato. Spettacolare la veduta sulla città dall’alto della torre.
Nel chiostro abbiamo visitato il villaggio medievale con i Mercanti, gli Artigiani, le Dame e i Cavalieri, i Popolani, l’Osteria e le degustazioni degli antichi sapori, equilibristi e Acrobati.
Gli Alunni/Ciceroni dell’I.I.S. Licei “V. Fardella” e “L. Ximenes” di Trapani ci hanno proposto un Percorso medievale guidato nel centro storico di Trapani, con la visita della vicina Basilica di S. Nicola, le annesse Catacombe ed il Presepe Artistico Monumentale.
Dopo pranzo abbiamo visitato la Giudecca con il cinquecentesco palazzo Ciambra, la chiesa del Purgatorio dove sono conservate le vare dei Misteri, splendide opere in legno portate in processione il venerdì santo, e la chiesa del Collegio, magnifico esempio di chiesa barocca dalla esuberante decorazione. Ci siamo affacciati sul mare a Porta Ossuna lungo le mura di tramontana e, nel palazzo municipale abbiamo visto la giostra medievale antichi giochi fanciulleschi, riprodotti artigianalmente dall’Associazione Culturale "Madrigale" di Buccheri (SR).
Quindi abbiamo assistito al Gran Corteo Regale seguito da vari gruppi storici con oltre 300 figuranti tra guardie, cavalieri, i Reali, i Nobili, i Popolani, i Musici, i Giocolieri, il Falconiere e gli Sbandieratori provenienti da vari centri della Sicilia e d’Italia.