Le dune di Lascari visita del 14 aprile 2019
Ernesta Morabito ci ha accompagnato in una escursione di grande interesse naturalistico. A Lascari sulla costa esistono ancora dune di un biotopo ormai raro in Sicilia che è stato cancellato per interventi umani eccessivi, cementificazione, per costruire porti, per realizzare coltivi e per reti viarie. E’ stato piacevole passeggiare lungo la spiaggia che è costituita da materiali sciolti di origine alluvionale. La spiaggia si trova vicino a Lascari in proprietà Savona. Il paesaggio è privo di abitati e le dune sono modellate dal vento e dal moto ondoso, e presentano dune traversali disposte perpendicolarmente rispetto alla direzione dei venti dominanti. La vegetazione favorisce il consolidamento delle dune, così passeggiamo incontrando la Cakile maritima dai delicati fiori rosa, le campanelle della Calystegia soldanella, lo spinoso Eryngium maritimum dalle foglie verde smeraldo, e il candido e profumato Giglio di S.Pancrazio, le lunghe spighe di Arenaria. Nella parte retrostante, la duna retrodunale si consolida con piante da verde chiaro a scuro: il profumato Lentisco, il Mirto e la Fillirea. Sulla riva ciottoli di diversa forma e colore modellati delle onde decorano la sabbia. Si può osservare un piccolo uccello il Fratino che in gruppi becca le sabbie per nutrirsi con piccoli insetti, vermetti e materiale organico portato dal mare, corre con buffi zig-zag che lasciano tracce sulla sabbia e così un altro limicolo il Corriere piccolo, ambedue nidificano in questi luoghi. Sulle erbacee alte graminacee vi sono a grappoli le chiocciole Elicide le Babbaluci (Theba pisana ) bianche e rigate, vengono raccolte per preparare piatti gustosi, gli ammassi di gusci (nicchi) vuoti disgregati delle chiocciole arricchiscono il suolo di ioni cacio, tutto serve in questo ambiente estremo.
Siamo quindi saliti a Gratteri, delizioso paese delle Madonie, dove abbiamo pranzato.